L’agro pontino è quell’area compresa tra Aprilia e Terracina che si estende dal mare fino alle pendici dei monti Lepini e Ausoni. Percorsa da tre grandi strade – la Litoranea, la Pontina e l’Appia – è tagliata a griglia dalle Migliare, vie di comunicazione tra la Litoranea e l’Appia, costruite dagli urbanisti del ventennio.
È il luogo della ‘bonifica integrale’ iniziata nel 1924 e finita nel dopoguerra con i fondi della Cassa del Mezzogiorno. È il luogo delle città di fondazione e dei borghi rurali, è il luogo in cui secondo la propaganda di regime doveva nascere la nuova ‘nuova razza italica’; è il luogo dei simboli, dei marmi, dell’acqua, ma è il luogo anche dei tanti racconti di famiglia, di guerra, di ‘piccole cose’ che poco hanno a che fare con i simboli e la propaganda e che raccontano un luogo complesso.
È una terra che ancora si sta raccontando e costruendo, è terra di frontiera – un limen.